Le conseguenze del riscaldamento globale sulla salute umana

– di Massimo Sartori –

Viviamo nell’Olocene, un’era geologica iniziata 12.000 anni fa, che si è caratterizzata per la relativa stabilità della temperatura ambientale. Essa è oscillata perlopiù in un range di 2-3 gradi centigradi.

Invece, i cambiamenti climatici attuali sono peculiari perché l’aumento della temperatura media della terra al suolo è salita rapidamente negli ultimi centocinquanta anni, impennandosi negli ultimi due decenni. Secondo molti scienziati, nei prossimi 150 anni potrebbe osservarsi un aumento medio della temperatura al suolo anche di  5 gradi centigradi, a meno che il rilascio di gas serra non venga ridotto in modo sostanziale[i].

In questo articolo non ci occuperemo di tutte le conseguenze drammatiche che si renderebbero evidenti se questo scenario dovesse concretizzarsi. Infatti, ci concentreremo soltanto sui danni per la salute provocati dall’attuale riscaldamento del clima.

Cambiamenti climatici e salute

Un recente rapporto pubblicato su Lancet[ii] riassume gli effetti diretti e indiretti sulla salute indotti dal cambiamento del clima:

  • Condizioni legate al calore estremo: riduzione del benessere (e delle capacità lavorative) e aumento delle disfunzioni cardiovascolari e renali. Aumento della mortalità associata a colpi di calore o a peggioramento di patologie croniche preesistenti. Le persone che lavorano all’aperto, coloro che vivono in aree urbane, i malati cronici, gli anziani e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili alle alte temperature.
  • Distress respiratorio: Nel Nord America la stagione dei pollini si è allungata di tre settimane negli ultimi trent’anni, aumentando la concentrazione di polline di oltre il 20%. Di conseguenza, è cresciuto il rischio di asma bronchiale e di altre allergie. Gli incendi, resi più facili dal caldo e dalla siccità, creano inquinamento e peggiorano la funzione polmonare.
  • Malattie trasmesse da vettori e trasmesse con l’acqua: il riscaldamento del clima ha aumentato le regioni dove possono moltiplicarsi le zanzare e altri vettori di malattie, quali la malaria, la malattia di Lyme, il dengue, la chikungunya, la Zika. Le forti piogge, le inondazioni e le temperature più elevate hanno ampliato la superficie delle aree colpite dalle malattie trasmesse dall’acqua, incluso il colera.
  • Insicurezza alimentare e denutrizione, insicurezza idrica: La siccità con la conseguente riduzione dei raccolti e la ridotta disponibilità di pesce e di altri cibi marini causate dalle temperature oceaniche più elevate, dall’inquinamento e dalla salinità influiscono sulla disponibilità di cibo e acqua. L’insicurezza alimentare è in aumento e ha colpito 2 miliardi persone nel 2019. Il cambiamento climatico, in molte regioni, influenza in modo ineguale il destino delle persone che sono già svantaggiate, perché più vulnerabili o già interessate dalla denutrizione. A causa dei ruoli di genere socialmente definiti, l’insicurezza alimentare colpisce in modo prevalente le donne che vivono nelle campagne, accentuandone la posizione di inferiorità.

La presa di posizione dell’American College of Physicians

Riconoscendo che la salute umana è influenzata dai cambiamenti climatici (oltre che dalla qualità dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo, nonché dalle sostanze cui siamo esposti), l’American College of Physicians (ACP) – la più grande associazione statunitense di medici specialisti – ha ora diffuso un documento di sintesi sulla salute ambientale[iii].

Con questo position paper la ACP cerca di informare i medici sulla salute ambientale. Inoltre, essa offre ai responsabili politici raccomandazioni per ridurre le conseguenze negative sulla salute dei cambiamenti climatici, per migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, per ridurre l’esposizione a sostanze tossiche e affrontare le ingiustizie legate alle modificazioni dell’ ambiente. In particolare, il documento afferma che tutte le comunità devono avere la possibilità di vivere in un ambiente sano.

L’auspicio è che le prese di posizione autorevoli, quali quella dell’ACP che sottolinea l’impatto attuale delle variazioni del clima sulla salute umana, contribuiscano a fare chiarezza nell’opinione pubblica e a sollecitare i decisori a fare le scelte radicali che l’emergenza climatica richiede.


[i] Bernstein A.S. Climate Change and Infectious Disease in Harrison’s Principles of Internal Medicine. 19th Edition, Mc Graw Hill Education, 2015. P. 151e-1.

[ii] Romanello M. et al. The 2021 report of the Lancet Countdown on health and climate change: code red for a healthy future. Lancet. 2021;398:1619-62. https://www.thelancet.com/article/S0140-6736(21)01787-6/fulltext

[iii] Crowley R. et al. Environamental Health: A Position Paper From the American College of Physicians. Ann Intern Med. 2022 Oct 25. https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M22-1864

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